martedì 8 marzo 2016

8 marzo

Voglio cominciare questo post con i seguenti versetti riportati sul Talmud ebraico; me li ha mandati mio fratello Antonio questa mattina. Mi ha commossa: il suo primo pensiero sono state le donne della sua famiglia:

"...state molto attenti a far piangere una donna,
che poi Dio conta le sue lacrime!
La donna è uscita dalla costola dell'uomo,
non dai piedi perché dovesse essere pestata,
né dalla testa per essere superiore,
ma dal fianco per essere uguale....
un po' più in basso del braccio per essere protetta
e dal lato del cuore per essere amata...."

Ecco, tutti gli uomini dovrebbero iniziare ogni giornata della loro vita riflettendo su queste parole che, al di là del senso simbolico religioso, invitano al rispetto, alla riconoscenza, all'amore.

La prima festa della donna fu celebrata in America nel 1909; si trattò di una manifestazione per il diritto di voto alle donne.
Ancora oggi si parla di diritti acquisiti o da consolidare o altri ancora da conquistare. Molta strada è stata fatta, ma non sempre la donna gode appieno e ovunque della stessa libertà ed emancipazione; troppo spesso vive nelle vessazioni, è vittima di violenze brutali fisiche e psicologiche.
C'è poco da festeggiare, molto da ricordare, molto da riflettere...
Non sopporto quelle donne che si riuniscono in locali al femminile assumendo comportamenti vuoti e terribilmente sciocchi.
Non sopporto quegli uomini che solo l'8 marzo ricordano di portare un fiore alla loro donna.
Sono felice perché Francesco di fiori me ne regala in quantità qualsiasi giorno dell'anno, poi magari brontola per le terrazze di casa diventate veri giardini pensili e non c'è più spazio per muoversi, ma.....è lui l'artefice di sì rigogliosa primavera che "brilla nell'aria e per li campi esulta"!

Inkscape-Anna Marina



5 commenti:

  1. Una giornata per riflettere già… per tanto dolore, sofferenza, lacrime e soprattutto violenza.
    Non ho mai partecipato a serate per festeggiare questa festa, né mai lo farò!
    E neppure mimosa accetto, ma solo rispetto per ogni giorno dell’anno.
    Commoventi i versetti riportati sul Talmud…
    Un bacio Anna…

    P.S. La tua mimosa con Inkscape invece mi piace :-)

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    1. Ah, vedi? Mia figlia mi ha detto che è brutta....grazie!

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  2. Che bei versi. Concordo con la riflessione sulla strada ancora da compiere.

    Buona giornata.

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  3. i fiori e le donne si accostano troppo facilmente, ma è sempre così? Voglio pensare in positivo ma mi è difficile. Tante storie di dolore ricordo dove sono protagoniste le capricciose donne. Certo che per fare guai bisogna essere in due questo non giustifica violenza ma nemmeno troppo bonismo. Anna Maria ci vuole giudizio e capacità di soffrire e tanta maturità per andare aventi in serenità e amore.Scusa se ho voluto toccare questo aspetto.

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  4. Come ho risposto ad Antonio (ovviamente anche io ho ricevuto i versetti) sarebbe bello che tutti, uomini e donne, ricordassero le parole del Talmud. Gli uomini per metterle in pratica, le donne per non dimenicare chi sono.

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