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Dio che male: ho tutta la chiappa contratta! |
Andando a ritroso nel tempo mi rivedo in sala parto, 26 anni or sono, con il medico armato di quella micidiale siringa che cerca di convincermi che "nulla è una puntura a confronto del parto appena avvenuto..." diceva lui...
Poi ci sono state le punture per il ferro di cui ero carente durante l'ultima gravidanza: ordinate una scatola, fatta...una...fialetta!
E prima ancora....eh sì, prima bisogna risalire ai miei 17-18 anni.
La cura, a detta degli esimi dottori, era essenziale e urgente: "Questa puntura s'ha da fare!" direbbero i bravi, magari sussurrandomelo all'orecchio, ma io non ne avevo nessuna intenzione!
La preparazione era un supplizio terribile: mia sorella, sempre quella, la maggiore, la coraggiosa, l'impassibile al dolore altrui, l'imperterrita nonostante i miei "tenui" lamenti, dicevo, mia sorella si era anche informata con la vicina di casa su come fare le punture oleose, ripeto: oleose, pure!
Ma dico io, se avevo 17 anni, lei ne aveva 23: UNA BAMBINA! E io dovevo porgere il mio grazioso lato C ad una BAMBINA che mi avrebbe dovuto torturare con una puntura oleosa, anche?! Ma quante punture aveva fatto la novella infermiera alla tenera età di 23 anni? Rispondo io: NESSUNA!!!
Per chiarezza devo anche spiegare che la mia paura ha e aveva delle radici nel passato: quando ero piccina, piccina, qualcuno (MA CHI PU0' ESSERE STATO COSI' IMBECILLE?) mi aveva detto: "se l'ago si dovesse rompere durante l'iniezione, comincerebbe a girare per tutto l'organismo fino ad arrivare al cuore"....Io mi rendo, e mi rendevo, conto che tutto ciò è una corbelleria, ma il terrore che l'ago si rompa o che bollicine di aria possano entrarmi nel sangue, mi terrorizza.
Quel giorno ero terrorizzata!
Dunque, dopo le spiegazioni dell'esperta vicina di casa, Jaja prese quell'orribile bollitore di alluminio, ci mise l'acqua e lo posizionò sul fuoco del fornello: STERILIZZAZIONE, fase 1. (anche con l'ago bollente mi doveva bucare!)
Poi, preparò la fialetta con grande professionalità: una seghettata di qua, una seghettata di là, tac ne ruppe il cappuccetto: PREPARAZIONE, fase 2 (e se qualche scheggetta di vetro fosse finita nella sostanza oleosa?)
Quindi ne aspirò il liquido OLEOSO , tutto, tutto, fino in fondo, fino a quando non ne sentì quel risucchio grattante che ti dice che non c'è assolutamente più niente, sadica, non ne lasciò neanche un millesimo di goccia: ASPIRAZIONE, fase 3.
Oh, ora viene il bello: la fase 4 "GIRATI!"
Io:- sì, ma fai uscire tutte le bollicine di aria!
Lei:- Fatto
Io: No no, ancora
Lei:- Fatto
Io: - Ce ne sono ancora
Lei: -Rifatto, girati che ti disinfetto!
La fase 4, LA FUGA, sarebbe tutta da vedere e ascolatare. Vedere non è possibile perchè a quei tempi non c'erano i tanto comodi cellulari che sanno cogliere così egregiamente l'attimo fuggente (l'attimo? Un'ora minimo a puntura!), ma ascolare sì, si potrebbe perchè i sadici fratelli, madre compiacente, registravano su cassettina tutta la mia disperazione, dettata, ovviamente, da sano spirito di conservazione.
E così, me ne scappavo intorno al tavolo della cucina (tutti i nostri momenti più importanti avvenivano attorno a quel tavolo), lei paziente mi veniva dietro con la siringa, la mamma offriva il suo abbraccio per trasmettermi coraggio e io fra un "aspetta aspetta aspetta" e un "no no no" e ancora " ecco, sì, ora sì, no no no no" continuavo a scappare da quella maledetta siringa con l'ago rivolto verso l'alto, mentre un gocciolina, oleosa, sottolineo oleosa, piano piano se ne scendeva.
Fase 5: BRINCATA, BLOCCATA, ABBRACCIATA ALLA MAMMA! (o forse la mamma "abbracciata" a me?)
Io, con voce terrorizzata:- Controlla l'aria!
Lei, con voce calma e gelida:- Stai ferma!
Io, con voce isterica:- Disinfetta bene!
Lei, con voce pacata e gelida: -Rilassa 'sta gamba!
Io, con voce stridula:- Aiutooooooo, aiuto aiuto aiutoooooo!
Lei, con voce soddisfatta e gelida: L'ago è dentro!
- Dentro? Dentro? Oddio, ora si rompe! Oddio mi tocca morire! Dio che maleeeeeeee!
- Fatta!!!
E intanto, tutto il pubblico di fratelli, ripeto, madre compiacente, si scompisciava dalle risate, noncurante della mia sofferenza e dell'incontrollato terrore!
Così, per tutta la cura!
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Bollitore con siringa, ago e filino da inserire nell'ago: ma è terrificante! |
Cercando le foto da google ho trovato un interessante articolo:http://www.galenotech.org/penjet.htm
N.B. Jaja, sei una grande! Io non mi sarei sopportata!!!
Al solo pensiero di avere un ago nelle vicinanze mi vengono i brividi!
RispondiEliminaUn abbraccione
Ma dai...sembra una parte di un film comico, per come l'hai raccontata...
RispondiEliminaBuon onomastico, fifona!
@Gianna: è vero, oggi è il mio onomastico! Grazie di cuore, non ci pensavo! E' vero, sono una gran fifona, ora come allora....però, com'è divertente ricordare certi episodi!
RispondiEliminaEffettivamente sembra un film comico, ma vi assicuro che è la pura realtà vissuta un po' con "dai, Marina", un po' con "se non ti fermi faccio il lancio della siringa e dove prendo, prendo" ... Ciao fifona, ovviamente ho dimenticato l'onomastico: auguri!
RispondiEliminaMagari non è il post ideale, ma... tanti auguri per sant'Anna!
RispondiEliminaSiamo in ritardo, ma ieri sono stata 10 ore al Cavallino a fare volontariato Shiatsu e non ho acceso il computer, quando sono arrivata a casa alla sera, Chiara mi ha ricordato che era l'onomastico di sua sorella e poi mi ha chiesto se avessi mandato un sms alla maestra Anna per il suo onomastico... ovviamente sono caduta dalle nuvole ;) sono un vero disastro per queste ricorrenze, meno male che c'è papà che ha chiamato da Roma per fare gli auguri alla piccolina!!!
@Jaja: questa del lancio non la ricordavo!!!
RispondiElimina@Monica: Non preoccuparti, l'avevo scordato anch'io! Grazie Chiara, sei un tesoro!!!
RispondiEliminaSe penso che ho imparato a farmi da solo le punture...
RispondiEliminaUn ciao da Alfredo
PS. anche se in ritardo, auguri sia ad Anna-Marina che ad Anna B.
... ho dimenticato di dirti che anche da me è passato l'imbecille che mi ha detto quella cosa dell'ago che si rompe e gira per l'organismo!!!
RispondiEliminaSi vede che era di moda ;)
@alcriscam: ma è masochismo puro, punturarsi da soli, aaaaah che male!
RispondiElimina@Monica:ma tu sei tanto più givane di me! Era un imbecille immortale e che amava viaggiare!
givane sta per giovane. La o se n'è scappata, paura delle siringhe?
RispondiEliminaCIAO
RispondiElimina((CIA*_._*CIAO))
RispondiElimina------------------ C'è NESSUNO ?
BUON ANNO 2016