sabato 5 gennaio 2013

Leopardi: lettera della Befana

Beh, non è proprio il Leopardi di "Silvia rimembri ancor..."
Diciamo che a 11 anni il nostro Giacomino era alquanto birichino!
Questa è la lettera che inviò ad una Marchesa...che forse non gli risultava molto simpatica...



Carissima Signora,
giacché mi trovo in viaggio volevo fare una visita a Voi e a tutti li Signori Ragazzi della Vostra Conversazione, ma la Neve mi ha rotto le Tappe e non mi posso trattenere. Ho pensato dunque di fer­marmi un momento per fare la P...a nel vo­stro Portone, e poi tirare avanti il mio viag­gio. Bensì vi mando certe bagatelle per code­sti figlioli, acciochè siano buoni ma ditegli che se sentirò cattive relazioni di loro, que­st’altro Anno gli porterò un po’ di M....a. Veramente io voleva destinare a ognuno il suo regalo, per esempio a chi un corno, a chi un altro, ma ho temuto di dimostrare parzia­­lità, e che quello il quale avesse li corni curti invidiasse li corni lunghi.
Ho pensato dun­que di rimettere le cose alla ventura, e farete così. Dentro l’anessa cartina trovarete tanti biglietti con altrettanti Numeri. Mettete tut­ti questi biglietti dentro un Orinale, e mi­schiateli bene bene con le vostre mani. Poi ognuno pigli il suo biglietto, e veda il suo nu­mero. Poi con l’anessa chiave aprite il Baul­le. Prima di tutto ci trovarete certa cosetta da godere in comune e credo che cotesti Si­gnori la gradiranno perché sono un branco di ghiotti. Poi ci trovarete tutti li corni segna­ti col rispettivo numero. Ognuno pigli il suo, e vada in pace. Chi non è contento del Cor­no che gli tocca, faccia a baratto con li Corni delli Compagni.
Se avvanza qualche corno, lo riprenderò al mio ritorno. Un altr’Anno poi si vedrà di far di meglio.
Voi poi signora Carissima,avvertite in tut­to quest’anno di trattare bene cotesti signo­ri, non solo col Caffe che già si intende, ma ancora con Pasticci, Crostate, Cialde, Cial­doni, ed altri regali, e non siate stitica, e non vi fate pregare, perché chi vuole la conversa­zione deve allargare la mano, e se darete un Pasticcio per sera sarete meglio lodata, e la vostra Conversazione si chiamerà la Con­versazione del Pasticcio. Frattanto state alle­gri, e andate tutti dove io vi mando, e restate­ci finché non torno ghiotti, indiscreti, soma­ri scrocconi dal primo fino all’ultimo.
La Befana 
....più fanciullesca la mia filastrocca:
La Befana è buffa sai,
non lo avrei pensato mai,
io l’ho vista stamattina
che correva, poverina.
Il vestito un po’ strappato,
e lo sguardo stralunato,
sulle spalle uno sciallone
ed in testa un cappellone.
Dove andava in tutta fretta?
E’ vecchina, poveretta!
Ormai deve riposare,
stare a casa e sferruzzare.
Proprio ferma lei non sta,
su pei tetti se ne va.
Ai bimbi buoni i doni porta,
i monelli un po’ conforta.
E chi mal si è comportato
veramente è perdonato,
e se il bimbo poi promette,
nella calza i doni mette.

Anna  
 

7 commenti:

  1. decisamente peperino il nostro poeta,
    simpatico comunque, sincero e moderno, visto il comportamento dei ragazzi d'oggi. Ciao e buon ritorno a scuola...

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  2. Preferisco la tua filastrocca! Sei stanca...? Buona domenica!

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  3. Ah ah!Domani è il mio giorno libero!Mia cara sorella, non sono stanca perchè ancora giovane...tu piuttosto!

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  4. Ma davvero è Leopardi?
    Da piccolo insieme ai fratelli penso si sia divertito anche se il padre li esibiva ai notabili della città con delle gare di bravura culturale...

    Buon martedì!

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  5. Maddai! Non posso crederci, deve avere avuto grossi problemi, poi, con la crescita!

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    1. I problemi cagionati dal tiranno padre il quale lo teneva segregato in casa e costretto ad indossare l'abito talare (questo forse non lo sapevi?). Non aveva accesso (per volontà sempre paterna) a molti libri della sua nutrita biblioteca. Giacomo ciò nonostante aveva modo di lagnarsi nella corrispondenza con Ranieri e l'editore Stella della povertà di volumi classici di cui soffriva la sua biblioteca. Biblioteca che veniva arricchita (se cosi si può dire) costantemente con tomi acquisiti a peso da gente che se ne disfaceva e che quindi potevano risultare anche senza alcun valore ed interesse classico umanistico. Ecco il disagio di Giacomo, animo votato principalmente alla filologia ed al classicismo!!!

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  6. Incredibile e chi l'avrebbe mai detto?

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