lunedì 13 maggio 2013

Prove INVALSI

Ormai da anni sono stati tolti gli esami di II e V, in quella che allora si chiamava scuola elementare, oggi primaria, che avevano il compito di valutare la preparazione raggiunta dallo scolaro, esami fedeli al programma svolto. Era una prima prova per i piccoli studenti. Li ricordo molto emozionati, concentrati, in V preparavano anche una tesina che raccoglieva le varie discipline ben collegate le une alle altre. Si presentavano, in quei giorni, ben pettinati e con il grembiulino pulito e stirato. Era per loro un giorno molto importante!
TOLTI! CONSIDERATI INUTILI! SUPERATI!
Poi piano piano, sottovoce, dapprima senza impegno, ora vero e proprio obbligo, ci sono state imposte le prove INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell'Istruzione). Due fascicoli, uno per l'Italiano e uno per la Matematica, più un questionario per i bambini di V, da compilare.
Nel corso del II quadrimestre somministro vari test per esercitare i miei alunni a comprendere quel linguaggio in un sistema di domande e risposte spesso non troppo in sintonia con il programma, soprattutto riguardo la matematica. Si tratta di quiz ingannevoli che portano il bambino a rispondere in modo scorretto perchè in lui non c'è la malizia, la furbizia che lo possano indurre a prestare la massima attenzione per non cadere nel tranello.
Gli errori di ciascun bambino sono da registrare on-line (devo ancora scoprire come, visto che questa è l'ultima novità) con tanto di sito, password, rispetto della privacy....siamo modernissimi, non pagati, e alcune colleghe non hanno l'internet a casa (aaaaaaaaaaaah, che vergogna, alla gogna?!?).
Manca, però, la sezione dove registrare i LORO inganni!......o errori?
Dunque, io insisto molto sul concetto del moltiplicare: se la maestra dà 3 caramelle a 4 bambini, nell'indicazione si scriverà c3*4=12c e il numero ripetuto è dunque il 3. Ho spiegato loro (siamo in II) che con i numeri più grandi si può applicare la proprietà del "pane e salame" (commutativa) per facilitare il calcolo, ma solo nel calcolo, l'indicazione non è variabile.
Prova INVALSI:
Marco ha sistemato le sue conchiglie in una scatola con 6 scomparti. In ogni scomparto ha messo 3 conchiglie.
(disegno)
Quale dei seguenti calcoli per trovare il numero delle conchiglie è sbagliato:
A. 6 + 3
B. 6 * 3
C. 3 + 3 + 3 + 3 + 3 + 3
Chiaramente la risposta è la A, per noi, al bambino sfugge il termine sbagliato e cerca la risposta giusta. In ogni caso come la mettiamo, visto quanto detto sopra, con la risposta alla lettera B?
Quest'anno troviamo un quiz spacca testa, in classe mia non l'ha azzeccato nessuno:


....ma secondo voi cosa hanno potuto rispondere i bambini? Ma soprattutto perchè quella maestra ha messo un metro sottosopra? E' ben vero che per misurare l'altezza partiamo dallo 0, ma lo posizioniamo sopra la testa del bambino....proprio lì dove sta scritto 40!

5 commenti:

  1. mah! Il metro in quella posizione è diffusissimo... nei manicomi a loro volta diffusissimi a Roma.
    Rimpiango molto l'Italia di qualche (diversi) anni fa.

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  2. Ma che prove terribili.
    E' proprio il caso di dire bei tempi i nostri.
    Io con dei test così in seconda elementare avrei avuto delle crisi pazzesche.
    Non ne veniamo fuori.
    Gran bel blog il tuo.
    Tornerò a trovarti.

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  3. Mi atterrisce quello che scrivi. Egoisticamente penso che i bambini che educate tu e le tue colleghe un giorno potrebbero essere studenti miei e degli zii Enrichetta e Antonio... Aiuto!

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  4. accidenti! sono senza parole. vorrei passassi da me, c'è un'iniziativa che sto promuovendo! Ti aspetto

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  5. Chiara ha cercato di spiegarmi questo quesito e non ho capito nulla di quello che mi diceva... pensando "ma questa non ha capito nulla, mica avranno messo il metro al contrario" ... ecco spiegato l'arcano!

    Ho notato che la cosa più difficile degli invalsi (soprattutto di matematica) è proprio il linguaggio usato, sembra quasi che vogliano testare la scaltrezza di bambini piuttosto che la loro preparazione.

    Io ricordo gli esami di seconda elementare e quelli di quinta con tenerezza, ero sicuramente emozionata ma in modo positivo.

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