martedì 29 novembre 2011

Il divano

Ssssssss, sono a casa tutta sola soletta: silenzio, tepore, fuori il buio dell'autunno inoltrato, e quella bella, sana stanchezza che mi invita a rilassarmi accovacciandomi nei ricordi del passato.
E, allora, un volo nel tempo: altra stagione, altro luogo, ma soprattutto un'altra età (Pascoli 2 alla riscossa!).
Mi ritrovo in Sicilia durante la vacanza dei mesi estivi.
Al mattino, dopo i lavori di riordino, si va al mare: la famiglia Brambilla in vacanza! Si parte verso le 10 con due o tre cosette utili e indispensabili: ombrellone, sdraio per papà, asciugamani, pinne, cuffiette, quelle coloratissime, tutte ricci...orribili!, bocce, acqua da bere, sempre più bollente, materassino, salvagenti, occhialetti, il fucile per la pesca di Bebe, e poi ancora giornali, parole crociate, topolini, occhiali da sole, olio abbronzante dall'aroma di mandorla amara....dimentico qualcosa?
Bene tutto ciò viene ben riposto nel portabagagli della nostra amata "Caterina", una 850 grigio scuro dove ci infiliamo tutti e cinque, noi fratelli. La mamma? La mamma se ne sta a casa per assaporare quelle due orette di silenzio di cui ha veramente bisogno per sopravvivere.
Forse sono solo tre i chilometri che ci separano dalla spiaggia, poi, tutto ciò che era stato ben sistemato, viene preso e ognuno ha il suo fardello da portare.
(Allora ci domandavamo perchè tutti stessero lì a guardarci...., ma era normale quell'equipaggiamento, quel rituale che si ripeteva giorno dopo giorno?)
Ecco Cornino
Cornino è una piccola baia con scogli che scendono al mare e sabbia dove sistemare i nostri bagagli.
Cornino è divertimento.
Cornino è la nostra vacanza!


L'acqua è sempre freddissima e non è faccile tuffarsi subito, così si dà adito a quello scherzo, misto a micidiale dispetto, che prevede gli schizzi dapprima e le gran manate d'acqua poi, fino a costringere il malcapitato, io, ad immergersi completamente per la disperazione.
I giochi d'acqua sono spassosi, ma papà fischia e bisogna rientrare.
(Ma perchè fischiava sempre nei momenti di maggior divertimento? Ci andava bene quando si addormentava nella sua comoda sdraio, così si stava in acqua, aaah, molto molto di più.....)
Le 12 arrivano in un battibaleno e bisogna sbaraccare per rientrare a casa dove il pranzo è già pronto.....e così quel giorno....
Io ho circa 20 anni, Antonio più o meno 13. Io sto uscendo dall'adolescenza, Antonio c'è appena entrato: in parole povere, stiamo vivendo ancora gli anni più spensierati, ma anche i più cretini della nostra vita!
Il caldo di agosto in Sicilia non lascia il respiro e volentieri ci infiliamo in casa per ripararci dal sole cocente del mezzogiorno. Il mare stanca, si sa, così Antonio ed io, aspettando la fatidica frase "A tavola, è pronto!" della mamma, ci precipitiamo sul divano. Un divanetto grazioso a prima vista, se non ricordo male rivestito in tela rosa, forse raso, parte di un salotto anni 30 ereditato dalla mamma da qualche nonna o zia. Grazioso, dicevo, un po' bitorzoluto e debole di struttura visti gli anni che si porta sulle.....gambe.
 E' un attimo, ci guardiamo, io a destra, Antonio a sinistra, ci capiamo, immaginiamo la stessa cosa: una scena da film, due fidanzati timidi sul divano.....ci avviciniamo un tantino, mani sulle ginocchia, occhi languidi, fuggitivi (ora Leopardi 2), un altro tantino, sguardo trasognato, ancora un pochino, imbarazzo, un ultimo passetto e...ci sfioriamo, gridolino di imbarazzo "aaaaaaaaah". Siamo assolutamente sincronici, svelti e vigorosi (e non ci siamo mica preparati!), con un salto precipitiamo al nostro posto: io a destra, Antonio a sinistra, ma l'atterraggio non è dei migliori: "crak", siamo troppo vigorosi! Le zampe del divano si rompono, saltiamo in piedi, oddio che pasticcio! Ci prende una risata di quelle che non hanno nessun freno, nemmeno l'arrivo di papà può trattenerci! Ridiamo con le lacrime agli occhi, papà ci guarda, e noi...ridiamo, ci chiede come sia successo, e noi... ridiamo, vuole sapere, ma come possiamo spiegargli tutta la nostra cretinaggine e così...ridiamo tenendoci la pancia... ridiamo!
Sinceramente non ricordo la reazione del severo genitore, buon segno, non so se mai gli abbiamo spiegato la dinamica dell'incidente, non credo. Comunque sia, evidentemente la situazione era stata talmente comica che nemmeno lui aveva potuto arrabbiarsi. Avrà provveduto a sistemare alla meno peggio il divano antico che per molti anni ancora ha continuato a far parte di quel bel salottino.


Il divano ora non c'è più, al suo posto resiste ancora la piccola credenza con lo specchio dello stesso salotto.






6 commenti:

  1. ...e le ultime due poltrone,tarlatissime,
    le abbiamo distrutte noi quest'estate.
    Ho riso di nuovo, come ogni volta che lo racconti. Che bei tempi! ...ma se tu avevi 20 anni, io avevo già Valeria...

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  2. Noooooo, allora ero più piccola, perchè c'eravamo tutti.

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  3. L'adolescenza, bel periodo...anche se è un'età problematica, soprattutto per i ragazzi d'oggi.

    Il divano attuale dove stai riposando, ti riserverà qualche sorpresa?

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  4. Mi hai fatto venire voglia di mare.

    Ciao cara, un abbraccio.

    Buon giovedì!

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  5. Chissà magari avrebbe voluto ridere anche il nonno...
    Grazie per il racconto, spero al piu' presto di leggerne un altro! Baciotti

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