giovedì 8 luglio 2010

Ode al Dirigente Angelo A.

In occasione del suo pensionamento ho pensato di scrivere questa "ode al Dirigente", direi, apprezzata da lui stesso e dal Collegio Docenti.
Con Publisher gli ho preparato un biglietto, rielaborando delle immagini in tema con Photoshop, inserisco qui le due più significative.


Aitante e baldanzoso giovincello
iniziò a lavorare in quel di Castello.
le favole raccontava con fervore
a quei bimbi donava gran calore.

Ma egli aspirava ai piani superiori
alle medie passò con ben altri uditori,
ancora irrequieto e poco contento
diciamolo chiaro, cercava l’aumento!

Alla Gabelli, direzione rinomata,
dalla Luigina appena lasciata,
fu così che approdò come direttore,
convocandoci ahimè a tutte le ore!

Sempre lunghi i Collegi Docenti,
con proteste e tanti fermenti,
e poi c’è stato molto parlare:
“Zitte ‘ste donne non sanno mai stare!”

“Vi potete, eccetera, zittire?
Lasciatemi, eccetera, dire!
Interrompere, eccetera, è male!
Eccetera, lo metta a verbale!”

Un po’ di silenzio egli cercava,
un ragno dal buco, ahimè, non cavava,
tanti argomenti volea affrontare,
ma là in fondo era tutto un parlare.

E con il ditone della sua mano
i punti elencava ora pian piano,
la prima fila, assai diligente,
nulla perdeva del suo dirigente!

Che le scienze gli stessero a cuore
non ci provocò alcuno stupore,
mirava a complicati esperimenti?
Lo accontentammo pur senza strumenti!

“E la catena alimentare
cara maestra, non ti scordare!”
Farina, terra, semino
giunse persino il topolino

Il nostro Jerry fu disgraziato
e la Gabelli ha popolato:
mogli e figli in quantità,
a scuola ci stavan come un pascià.

Ma il Dirigente ben armato
di certo non s’era rassegnato,
ei controllava dentro l’armadio
cercava Jerry e il suo parentado!

Amante, poi, della verde natura
Angelo cercava l’erbetta che dura:
fu accontentato col tappeto all’inglese
forse comprato da qualche cinese…!

E vennero gli anni del Comprensivo
e quello era solo il suo obbiettivo:
una cicogna avea stampata
e in tutte le salse ce l’ha mostrata!

Molto orgoglioso del suo programma,
(per noi docenti solo un gran dramma!)
ogni incontro era occasione
per illustrarci la sua missione.

Del Lido le scuole ai suoi piedi ormai
e di proposte ne aveva assai:
ora lo studio del territorio,
ora la mostra all’ uditorio;

perché non scriver su “Lo Strillone”
della Pisani sana invenzione?
“La commissione or qui ci vuole!”….
altra riunione che all’animo duole!

Il nostro A., Angelo caro,
pensava al bene del suo scolaro:
“mens sana in corpore sano”
e già progettava bene il suo piano.

“Io che sono un grande sportivo,
non sto mai fermo, son sempre attivo,
i miei bambini voglio educare
essi ogni sport devono amare!”

E tennis e nuoto e pallavolo,
il calcio ci stava proprio a fagiolo,
e rugby e judo e vortex in mano
perché non nuotiamo, oh mio capitano?

Anche la vela fu organizzata,
e della voga la data fissata.
Ma non contento, il nostro Ansioetto,
le donne a voga portò, oh poveretto!

"Chi impaurita da quell’onda,
a gambe all’aria se ne andava
con la fronte che grondava
senza pena né pietà.

E poi quella che la bocca
tener chiusa non poteva
e parlava a più non posso
con quel bel suo viso rosso

A quel punto il dirigente,
per la ciurma irriverente,
congettava un losco piano,
minacciava forse invano:

volea gettar nella barena
della placida laguna
chi le regole non ha
chi non sente autorità!” Stefania Anna da "voga delle maestre 2"

Ma fu caso o attentato?
Fatto sta che lui è cascato:
a cavalcioni è finito
è rimasto un po’…. smarrito!?

Le maestre preoccupate
ed alquanto desolate,
con sollievo hanno gioito
la sua voce appena udito:

sempre quella dell’uomo vero,
sempre quella del condottiero,
nessuna nota in farsetto
una voce di gran rispetto!

E siamo giunti al gran finale,
l’economia va un po’ male,
qui bisogna risparmiare,
la pensione può aspettare….

“Ma si è aperta una finestra
io mi butto, cara maestra,
lei rimanga a lavorare,
io mi prendo il sole al mare!

Sono nonno a tempo pieno,
col nipote sto sereno
a passeggio porto il cane
ai gabbiani offro il pane!"

Or brindiamo allegramente
all’ex nostro dirigente:
chè tante cose possa ei fare,
ciò che gli piace, ciò che gli pare.

Ogni tanto ci venga a vedere,
non ci disturba il suo parere,
ma or la rima ho terminato
e con affetto ho qui firmato:

Anna C.
28/06/2010

1 commento:

  1. alla faccia delle maestre che non sanno usare internet! Lode all'ode! Che vuoi, mi vengono così! Baci

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