giovedì 12 dicembre 2013

Il presepe

Ho colto la sfida e mi sono cimentata in un presepe realizzato con Inskape. L'asino e il bue sono tutto un programma, quindi ho evitato di metterli: ho già riso abbastanza io!!!

Presepe con Inkscape - Anna
...e ora mi lascio portare indietro nel tempo quando, bambina, si preparava  la casa per il Natale, tutti assieme: noi fratelli, papà e mamma, lei era l'addetta ai dolci.
Le montagne del presepe, su suggerimento di papà, erano realizzate con i sacchetti marroncini del pane, macchiati qua e là con le tempere verdi. La grotta, uno sgabello di legno, veniva ben rivestita con quella stessa carta e poi se ne facevano altre tre di grotte, più piccole: una per il calzolaio, una per i giocatori di carte e anche chi preparava la polenta aveva il suo ricovero. Il muschio, portato dalla montagna a settembre, era il nostro bel tappeto verde dove venivano adagiate le pecorelle, il pastore dormiente e, via via, tutti gli altri personaggi. Fiocchetti di cotone, sempre più ingrigiti dal tempo, fungevano da neve, talvolta venivano sostituiti da una spolverata di borotalco. Giuseppe e Maria dovevano attendere la sera di Natale per ricongiungersi al Bambinello.
E noi? Noi prima di andare a dormire recitavamo le nostre preghiere davanti al presepe con tutte le candeline accese, quelle vere e ben sorvegliate da papà.
Poi il tempo è passato e con i miei bambini si preparava il nostro presepe, ma lo stile era sempre lo stesso: le lucette, le statuine, il muschio, la carta delle montagne simili in tutto al passato, tranne che nel materiale: non più candele, ma piccole luci ad intermittenza, il gesso sostituito dalla plastica, il muschio sintetico del supermercato, la carta dei monti  già macchiata.....eh, il progresso!
 Non sono mai mancate le preghiere, ma noi il Bambin Gesù lo mettevamo da subito: visto che i nostri pensieri erano rivolti a lui, non poteva mancare. Il presepe a casa nostra veniva fatto e disfatto praticamente ogni giorno: il passatempo di tutti era quello di spostare le statuine che mi ritrovavo in ogni dove, per non parlare delle pecore sempre sistemate in fila indiana...e io, con pazienza, rimettevo tutto in ordine: era così, un tacito consenso che metteva tanta allegria.

Qui di seguito le foto del presepe vivente di Custonaci (Trapani) la terra di papà:

5 commenti:

  1. Non avrei mai pensato al borotalco come neve… chissà allora che presepe profumato era il vostro…
    Che bello però che tutti i membri della famiglia si riuniscono e collaborano all’allestimento del presepe.
    Questo è il Natale…
    Bellissimo il tuo creato con Inkscape(che non conosco)
    Un bacione cara Anna Marina, buona serata

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  2. Cara Anna Marina, con il tuo racconto mi hai riportato indietro nel tempo.....quanti ricordi!
    Ti auguro di trascorrere un buon Natale. a presto

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  3. Cara ziotta il tuo presepe è BELLISSIMO! BRAVA! Che bei ricordi...

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  4. Buongiorno amica,
    passo per ringraziarti del gentile commento che hai voluto apporre ai miei (modesti versi).
    Un cordiale saluto e a rileggerci.

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  5. Quanti ricordi belli...

    Questo è il Natale !

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