martedì 24 dicembre 2013

Auguri a tutti!


pupazzo di neve natalizio- Anna
Ricordo la sala da pranzo preparata per il giorno di Natale: l'albero, sempre lo stesso, con quelle palline di vetro sottile, dalle svariate forme, e i festoni color argento che mettevamo a decoro fra le bottiglie "importanti". Eh sì, in casa nostra, sulla parte alta delle due credenze, papà conservava bottiglie di buon vino o liquore, da stappare nelle grandi occasioni...qualche volta è successo che le abbia trovate completamente vuote, evaporato il contenuto, stanco delle lunghe attese. E quelle bottiglie erano per noi motivo di gioco: durante il pranzo domenicale, gli altri giorni si stava in cucina, ognuno di noi tre fratelli più grandi ne leggeva il nome al contrario e gli altri dovevano indovinarlo. Si giocava proprio con tutto!
Il giorno di Natale la tavola veniva apparecchiata proprio bene: bicchieri a calice e per l' acqua e per il vino, tovaglia bianca ricamata con grandi tovaglioli piegati a ventaglio e infilati nel calice dell'acqua, posate d'argento, caraffa per acqua e vino, il servizio buono dei piatti e sotto il piatto di papà la letterina con le nostre mille promesse mai mantenute.
Il pranzo, per quei tempi, era molto ricercato: tortellini e carne mista in brodo, io non la sopportavo, la lingua mi faceva impressione (mai mangiata in vita mia) e il manzo era stopposo. Ma, alla fine, c'era il dolce...e che dolce! Spesso i parenti  ci mandavano dalla Sicilia la cassata a base di ricotta, pan di Spagna e frutta candita, altrimenti, la mamma preparava cassatelle o cannoli.
Prima del dolce io recitavo la poesia natalizia, in piedi sulla sedia, poi coprivo gli occhi di papà che "con gran meraviglia" attendeva la sorpresa...
Altri tempi, tempi in cui ci si accontentava davvero di poco: Babbo Natale ci portava la bambola, le costruzioni di legno, il trenino e...e poi si cresceva e allora le pentoline venivano sostituite da cappellini e sciarpe, i soldatini da matite colorate, preludio di un sempre più vicino Natale senza doni, i tre grandi lasciavano il posto ai due fratellini più piccoli.

6 commenti:

  1. Già...era un altro Natale.

    Ti rinnovo i miei più cari auguri di serenità.

    RispondiElimina
  2. Che belli i natali dell' infanzia! Poi si cresce... AUGURI!

    RispondiElimina
  3. Devo correggere due cose: io qualche promessa l'ho mantenuta e i doni li portava la Befana. Però è vero, tutto era diverso non solo il Natale: tutto era più semplice e gioioso. Baci

    RispondiElimina
  4. siamo cambiate noi!! e la nostra vita con noi. Ti abbraccio e ti faccio tanti auguri

    RispondiElimina
  5. Buon anno Anna Marina, con tutto il cuore!!

    RispondiElimina