martedì 19 marzo 2013

Al mio papà

Non c'è più da molti anni ormai, ma lo penso sempre e lo sento vicino a me.
Lo ricordo quando, bambina, mi ascoltava nella lettura: io accanto a lui, pur concentratissima, perdevo sempre il segno. Papà intanto ci aggiustava le scarpe, mestiere imparato dal nonno Alberto: se ne stava seduto sulla sedia di legno con tutto il necessario e un sano profumo di cuoio e mastice si diffondeva nella cucina:
-Un calzolaio per sette costerebbe troppo, ci penso io! Considerava.
Lo ricordo quando mi spiegava le moltiplicazioni con lo 0 che, diceva lui, spariva nel naso e, al momento giusto, con una soffiata...eccolo, al suo posto vicino al risultato: come non imparare?
Quando ero ammalata mi leggeva un fantastico libro da lui stesso rilegato e così lo rivedo fare la colla con la farina, lo rivedo incartare con cura i testi, lo rivedo lavorare la terra dell'orto e curare i fiori e la sera recitare le preghiere con me..."Angioletto mio carino..."
Per non parlare delle nostre belle giocate a carte: ci insegnava, si giocava e guai sbagliare, diceva:
-Io gioco per vincere!
Il nostro gioco preferito era canasta. Che partite! Il mazzo era sempre suo e a me restava il compito, sempre più difficile, di chiudere. Con lui non ho mai vinto.
Certo, da ragazza soffrivo per i suoi no, per il suo rigore, per quella frase detta e ripetuta ad ogni mia richiesta:
- Il no è pace, il sì è guerra!
Aveva sulle spalle il peso della responsabilità perchè i suoi figli crescessero sani, in un mondo difficile.
Una volta diventata mamma, mi sono resa conto di quanto più facile fosse per lui il nuovo ruolo: non mi lasciava rimproverare i piccoli, li accontentava nei capriccetti e mi diceva -Lasciami fare il nonno!
Mi si riempiva il cuore vederlo giocare a palla con i nipoti nell'appartamentino piano-terra, segnare sul muro la loro altezza, coccolare tutti quei frugoletti, orgoglioso. Di nipoti ne sono arrivati tanti, uno dietro l'altro...ma gli ultimi non li ha mai conosciuti.
Oggi mi piace un sacco quando ci troviamo tutti assieme, fratelli, cognati, nipoti grandi e piccoli, fidanzati o meno e brindiamo anche a chi non c'è più riflettendo che la nostra è proprio una bella famiglia.
...e molto ancora avrei da dire...
Grazie papà!

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