giovedì 20 settembre 2012

Sant'Apollinare in classe


E' così: quando si torna dalla Sardegna facciamo più tappe alla scoperta della bella Italia.
A volte ci va male come successe l'anno scorso che, allungando il viaggio di non poco, andammo a Predappio per vedere la tomba di Mussolini, curiosità storica di cui io ne facevo volentieri a meno, e... trovammo il cimitero chiuso!
Altre volte va decisamente meglio, perciò, quest'anno, dopo la sosta alle Marmore ci siamo fermati anche a S.Apollinare in Classe.


Francesco ha voluto subito una foto presso il monumento dedicato a Cesare, fondatore del porto (classis-flotta). Mi chiedeva se sapessi dove poteva essere finita la sua vecchia (terribilmente vecchia!) foto che lo ritraeva nello stesso posto...eccola:

Francesco a 20 anni...un balzo e opplà...
Francesco oggi...niente balzo...niente opplà!
Ed io? Eccomi in odore di santità: mi sono cresciute le ali, chissà se un giorno avrò anche l'aureola?!


L'interno della chiesa è suddiviso in tre navate, quella centrale è molto ampia, con un piccolo altare che conserva le reliquie del Santo


Poi, splendida, l'abside della Basilica ci racconta, con i suoi mosaici dai delicati colori, la Trasfigurazione di Cristo rappresentato da una croce d'oro, mentre la mano di Dio, fra le nubi, lo porta a sè.
Nella parte bassa dodici pecore, i fedeli guidati ai pascoli (o gli Apostoli?), si avvicinano a Sant'Apollinare che nell'atto dell'abbraccio domina al centro di un verde prato con cespugli, alberelli, piccole rocce e uccelli in volo.


Vista l'ora, erano circa le 13, non guastava un po' di pane "moddizzosu" con salsiccia sarda o pecorino, acqua fresca in quantità e...via verso Venezia!

3 commenti:

  1. Sant'Apollinare la conoscevo già quindi mi sono soffermata sulle vostre foto: terribilmente divertenti! La tua, poi, è perfetta! Che ridere! Ciao

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  2. Che ridere le vostre foto!Tuo marito anche senza oplà e sempre fiero vicino a quella statua!

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