martedì 12 giugno 2012

Schede, registri e tromba d'aria.

I bambini sono in vacanza, ma io continuo ad andare a scuola con le colleghe per ultimare schede, registri, relazioni e tutti gli altri inutilissimi documenti che ci vengono imposti. Non sopporto la burocrazia: carte da compilare che nessuno legge, registri da barrare e datare e firmare pagina dopo pagina, somme di numeri per sapere la media dei voti di ciascun bambino, somma di assenze per stabilire, forse, che è cagionevole di salute?, (esiste la doppia punteggiatura?) e ancora dover registrare tutte le gite e le uscite, gli incontri con i genitori....e l'elenco non finisce. Fatto sta che, al mattino, quando, arrivo l'aula è immersa nel profondo silenzio e nel vuoto più assoluto. Non ci sono più alle pareti o sugli sportelli degli armadi i disegni su foglio con tanto di dedica e cuoricini dei piccoli ora in vacanza. I muri non riecheggiano delle loro voci, la lavagna non ci parla di doppie e accenti, nè di acqua o di cuore. La LIM è spenta, lì, adagiata sulla parete, silenziosa guarda i banchi vuoti, forse un po' triste perchè da giorni nessun gridolino l'accoglie con un "Oh, che bello!". Finalmente la finestra può stare aperta senza il timore che qualche imprudente cerchi di affacciarsi e, piano piano, arrivano un po' tutte le colleghe, ognuna si ritira fra le sue "sudate carte" e il lavoro di amanuense può cominciare.
Così questa mattina.
La collega Caterina seduta alla cattedra, io difronte sul banco di Orfeo e assieme decidiamo i giudizi da scrivere, lei su scheda, io su registro. Anche questa è un'impresa assai ardua: non è facile  esprimere in parole conquiste, impegno, difficoltà, comportamenti di ciascun bambino, tenendo sempre presente che bello non è deludere le aspettative dei piccoli allievi...
Si lavora, si scrive, ci si confronta, si respira una bella aria serena, ma....l'aria si fa fresca, sempre più fresca, sempre più aria, i fogli tendono a svolazzare, il cielo è scuro.
Vado alla finestra per chiuderla e....
UNA TROMBA D'ARIA!
Dio mio, la vedo avanzare, grigia, minacciosa, sollevando l'acqua spumeggiante della laguna. Le finestre vengono chiuse, si pensa quasi quasi di abbassare le persiane, ma una paura mista a curiosità e fascino ce lo impedisce. La collega Lorenza riprende il fenomeno accompagnato da tutta la nostra meraviglia e preoccupazione. Poi la tromba d'aria piega verso Sant'Elena. Possiamo immaginare i danni....
Nel pomeriggio vengo a sapere che molti alberi sono stati abbattuti fra i Giardini, la Certosa e Sant'Erasmo, non sono mancati momenti di panico nei bambini che seguivano il corso di vela, rifugiatisi per fortuna in un capannone...
Quando la natura si arrabbia, è proprio inquietante.




(immagini da google)

dalla finestra della mia aula (foto di Lorenza)

5 commenti:

  1. ...manca solo un bell'incendio! Quest'anno ne abbiamo visto di tutti i colori, purtroppo tutto tendente al nero.
    Che i Maia avessero ragione?

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  2. ...l'insalata si può fare anche con il riso...

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  3. E io? Io non mi sono accorta di niente!

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  4. uff.. non si riesce a stare tranquilli!

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  5. Abbiamo visto il cielo nerissimo verso Venezia e al lavoro ci siamo spaventati.
    Terribile.

    Baci

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