Così questa mattina.
La collega Caterina seduta alla cattedra, io difronte sul banco di Orfeo e assieme decidiamo i giudizi da scrivere, lei su scheda, io su registro. Anche questa è un'impresa assai ardua: non è facile esprimere in parole conquiste, impegno, difficoltà, comportamenti di ciascun bambino, tenendo sempre presente che bello non è deludere le aspettative dei piccoli allievi...
Si lavora, si scrive, ci si confronta, si respira una bella aria serena, ma....l'aria si fa fresca, sempre più fresca, sempre più aria, i fogli tendono a svolazzare, il cielo è scuro.
Vado alla finestra per chiuderla e....
UNA TROMBA D'ARIA!
Dio mio, la vedo avanzare, grigia, minacciosa, sollevando l'acqua spumeggiante della laguna. Le finestre vengono chiuse, si pensa quasi quasi di abbassare le persiane, ma una paura mista a curiosità e fascino ce lo impedisce. La collega Lorenza riprende il fenomeno accompagnato da tutta la nostra meraviglia e preoccupazione. Poi la tromba d'aria piega verso Sant'Elena. Possiamo immaginare i danni....
Nel pomeriggio vengo a sapere che molti alberi sono stati abbattuti fra i Giardini, la Certosa e Sant'Erasmo, non sono mancati momenti di panico nei bambini che seguivano il corso di vela, rifugiatisi per fortuna in un capannone...
Quando la natura si arrabbia, è proprio inquietante.
(immagini da google)
dalla finestra della mia aula (foto di Lorenza) |
...manca solo un bell'incendio! Quest'anno ne abbiamo visto di tutti i colori, purtroppo tutto tendente al nero.
RispondiEliminaChe i Maia avessero ragione?
...l'insalata si può fare anche con il riso...
RispondiEliminaE io? Io non mi sono accorta di niente!
RispondiEliminauff.. non si riesce a stare tranquilli!
RispondiEliminaAbbiamo visto il cielo nerissimo verso Venezia e al lavoro ci siamo spaventati.
RispondiEliminaTerribile.
Baci