sabato 21 gennaio 2012

Diario di scuola Pennac



Ho terminato di leggere Diario di scuola di Pennac e devo dire che mi è proprio piaciuto. Mi ha fatto riflettere come insegnante e come madre, mi ha fatto ripensare alla mia esperienza scolastica talvolta entusiasmante, tal'altra molto meno.
E' un buon libro che effettivamente dovrebbe essere letto da tutti  perchè tutti coinvolge. Mette in discussione il concetto di ragazzo "somaro" che fa collezione di innumerevoli votacci, come lo scrittore stesso da studente.
Mette in discussione la figura di genitori iperprotettivi che difendono ad ogni costo quei figli poco impegnati o molto demotivati.
Mette in discussione quegli insegnanti che chiaramente preferiscono l'allievo bravo e studioso, allo studente che colleziona continui insuccessi e relativi 0.
Mi ha appassionato come Pennac abbia trasmesso ai suoi ragazzi l'amore per la lettura intesa come nutrimento dell'anima, "e perchè non imparare quei testi a memoria?...Vorremmo laciar volar via pagine simili come foglie morte....?" e così quelle pagine di parole diventano fiumi di cultura e l'insegnante istruttore e i ragazzi, piano piano, campioni di memoria, di lingua, di comprensione.
Mi ha affascinato l'uso del dettato come strumento di lavoro e non solo mezzo di valutazione (in quella diabolica Dictée non ho mai preso una sufficienza!).
Pennac riflette sul fatto che, nella storia della scuola, sicuramente in molti  sono stati bravi insegnanti, consiglia di ricordarci di quelli.
Sinceramente il mio primo pensiero va alla terribile professoressa di Latino e Greco che ha completamente cambiato il corso della mia vita. Studiavo, eccome, ma lei aveva deciso la mia bocciatura già a...novembre...di quel mio primo anno di Ginnasio. Non le ho dato il piacere della bocciatura, a settembre me ne sono andata, ma quelle due "lingue morte" io le conoscevo e molto mi sono servite negli anni futuri di studio e insegnamento.
Il secondo pensiero è per la prof di matematica che mi ha fatto amare la sua materia, un tempo per me decisamente odiosa: con lei quei problemi di geometria erano diventati un vero gioco rompicapo, pregni di regole e dimostrazioni, di calcoli e formule, ma che sommo piacere concluderli con un soddisfacente C.V.D. (come volevasi dimostrare)!
Da perecchi anni ormai ci sono io dall'altra parte, non sto in cattedra però: la mia è a ridosso del muro e serve per appoggiarci di tutto e di più, io là dietro non mi ci metto, ho ancora molto da imparare!


7 commenti:

  1. Cara Marina, anch'io ho letto il libro di Pennac e come te sono rimasta molto affascinata.
    La conclusione del post ti fa tanto onore, e i tuoi allievi avranno di certo un ottimo ricordo della loro insegnante.
    Baci e buona domenica.

    RispondiElimina
  2. sei proprio cara Marina, ti abbraccio e ti faccio i complimenti.
    iao

    RispondiElimina
  3. Se passi da me, c’è un premio per te!

    http://un-conventionalmom.blogspot.com/2012/01/con-questo-post-vorrei-ringraziare.html

    Ora scappo da Vomitilla, torno sta sera a leggere con calma il post... chè il titolo mi ispira!
    Buona domenica.

    RispondiElimina
  4. Brava, Marina! l'ho sempre detto che ci vorrebbero più maestre come te. Baci, buona domenica

    RispondiElimina
  5. Accidenti, volevo solo dire che il libro è molto interessante, e che ho avuto una prof....(censura!)non troppo prof.
    Grazie a tutte!

    RispondiElimina
  6. Questo di Pennac non l'ho letto, ne ho letti altri e mi son piaciuti. Dopo una recensione così ben fatta ed appassionata, questo libro finisce subito nella mia lista dei desiderata.
    Con post come questi DOVRESTI partecipare ai Venerdì del Libro di Homemademamma. troveresti un pubblico entusiasta!

    Buona domenica.

    RispondiElimina
  7. ... Ed infatti sei una super maestra! E poi cara ziotta come racconti e spieghi le cose tu nessuno! Baci

    RispondiElimina