domenica 6 novembre 2011

Novembre

Aggiorniamo un po' questo povero, trascurato blog!
Ecco un riepilogativo post che ripercorre un po' i fatti degli ultimi tempi.

Oggi, domenica 6 novembre, durante l'omelia il sacerdotre ha citato una poesia di Trilussa:

La fede
Quella vecchietta cieca, che incontrai

a notte che me spersi in mezzo ar bosco,
me disse:
- Se la strada nun la sai,

te ciaccompagno io, ché la conosco.

Se ciai la forza de venimme appresso,

de tanto in tanto te darò 'na voce,

fino là in fonno, dove c'è un cipresso,

fino là in cima, dove c'è la Croce...
Io risposi: - Sarà ... ma trovo strano

che me possa guidà chi nun ce vede...
-
La cieca allora me pijò la mano
e sospirò: - Cammina! - Era fa Fede.

2 novembre, commemorazione dei defunti.

Sempre di Trilussa è questa poesia molto significativa sulla morte:

Cuattro angioloni co le trombe in bocca
se metteranno uno pe ccantone
a ssonà : poi co ttanto de voscione
cominceranno a ddí : ffora a cchi ttocca.
Allora vierà ssù una filastrocca
de schertri da la terra a ppecorone,
per ripijjà ffigura de perzone,
come purcini attorno de la bbiocca.

E sta bbiocca sarà ddio bbenedetto,
che ne farà du' parte, bbianca, e nnera :
una pe annà in cantina, una sur tetto.
All'urtimo usscirà 'na sonajjera
d'Angioli, e, ccome si ss'annassi a lletto,
smorzeranno li lumi, e bbona sera..
25 novembre 1831
Sono stata qualche giorno in Sardegna per respirare un'aria diversa, pregna d'antico e di tradizioni.
Nel giorno dei morti tutti i bambini del paese....ma proprio tutti, si alzano all'alba del buon Dio e, zaino in spalla, girano per le strade bussando alle porte o chiedendo ai passanti una dolce offerta "su peti coccone" (il chiedere pane) e così possono riempire il loro zainetto di caramelle, dolci, e piccoli regali.
Le strade sono un pullulare di ragazzetti e piccolini accompagnati dalle mamme, qualche zucca fa capolino sulle finestre, e "sa corte aperta" dà ancora modo al turista di apprezzare arti e mestieri antichi.

Sono stata a Sedilo
Questa è la pensilina della fermata dell'autobus:




Il 6-7-8 luglio a Sedilo si ricorda la vittoria di Costantino contro Massenzio. Con una sfrenata corsa cavalli e cavalieri attraversano l'arco di Costantino e si avvicinano al Santuario per compiere i 7 rituali giri attorno ad esso.
Mi viene raccontato che tutto ciò è molto emozionante e carico di tensione in quanto l'arco che segna l'ingresso al parco della chiesa permette il passaggio di pochi cavalli alla volta, in realtà ne giungono parecchi e a velocità sostenuta...


Il santuario


L'arco di Costantino

3 giorni sono davvero poca cosa, ma ogni tanto fa bene rigenerarsi un po'

3 commenti:

  1. Ti sei rigenerata ben bene!

    Sai che Trilussa sotto l'aspetto religioso non lo conoscevo?

    Grazie delle due belle poesia.

    Buona serata con un abbraccio

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  2. le vecchie tradizioni...peccato perderle. Ricordo quando ero piccola, 2 o 3 anni, e stavamo ancora a Trapani, i doni portati dai morti. Può sembrare strano, ma era una vera festa!
    Il tuo post autunnale ha un bellissimo sfondo primaverile.E' una proiezione in avanti o una leggera nostalgia?

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  3. L'ammoniaca serve a rendere più friabili i biscotti. Il San Martino si fa con una pasta frolla normale, il difficile è la dargli la forma se non si ha lo stampo giusto.Dopo la cottura si decora come si vuole. Baci

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