Ieri Francesco ed io siamo andati a Firenze per trovare Martina.
Un viaggio che si rispetti prevede una levataccia, difatti, alle 6.40 il ferry è partito con non più di due o tre macchine e una era la nostra.
Autostrada e...via, verso la bella città di Dante. Arrivando un po' prestino avremmo potuto anche fare una breve passeggiata lungo l'Arno o sul Ponte Vecchio.
Eravamo appena dopo Ferrara: una pioggia sottile cominciava a dare fastidio. Nel mentre stavo considerando con Francesco che ci si dovrebbe muovere più spesso: le domeniche, in genere, le trascorriamo io fra fornelli, pulizie e asse da stiro, lui dormicchiando un po' più a lungo sotto le calde coperte, poi una bella corsa fino al faro e, per tutto il pomeriggio, disteso sul divano, stanco morto, duro come un baccalà, per potersi riprendere dalla fatica del mattino.
"Ok, d'ora in poi, ogni domenica si parte: Ferrara, Firenze, un bel giro in montagna...c'è quel bosco che ha visto Valentina in Trentino...da andarci..."
La pioggia si fa più insistente, anzi consistente, ma...NEVICA!"
Nel giro di cinque minuti ci ritroviamo in una bufera di neve, ci fermiamo presso un distributore di benzina dove compriamo le catene, altrimenti, oltre a rischiare di spiattellarci contro qualche spazzaneve (ce ne sono innumerevoli!), rischiamo anche una bella multa con sottrazione di punti.
Ma siamo sicuri che è un bene partire di domenica invece di poltrire, stirare, correre, cucinare....?!
Riprendiamo il viaggio:
Piano piano la neve si trasforma in pioggia e giungiamo a Firenze. Qualche altro disguido tenta ulterirmente di rovinare la nostra bella gita domenicale: che so...magari un appuntamento con Martina in tal posto e proprio quando sta per arrivare Francesco decide di ripartire:
"Mamma, se magari vi fermate, io vi raggiungo, è un po' difficile correre dietro ad una macchina con il cellulare all'orecchio tenuto dalla spalla, un ombrello e un vassoio di pastine"
E così ci fermiamo, sì, ci fermiamo...ci fermiamo....e la macchina non riparte più.
Prova, riprova, riprova ancora a mettere in moto...nulla "ptm ptm ptm psss"
Le pastine, l'ombrello il cellulare, tutto viene riposto e si spinge, si spinge, sssi ssspiinngeee...in salita...sotto la pioggia...ardua impresa.
I Fiorentini, che nel frattempo strombazzano a più non posso, decidono di far marcia indietro e se ne vanno, anche loro considerando che sarebbe stato meglio per noi starcene in casa nostra in quel del Lido.
Ma siamo sicuri che è un bene partire di domenica invece di poltrire, stirare, correre, cucinare.....!?
Vabbè, per farla breve svuotiamo la macchina di tutto ciò che ho portato a Martina e...miracolo...il motore decide di mettere giudizio.
Abbiamo trascorso delle belle ore in compagnia di Martina, sempre allegrissima, e delle sue compagne, altrettanto frizzanti e simpatiche.
Dai, valeva proprio la pena muoverci....invece di poltrire, stirare, correre, cucinare.....!!
...e il ritorno? NEVE NEVE e ancora NEVE!!!
Che bello questo racconto! Spesso anche noi poltriamo, poi quando si esce si capisce che ne vale la pena. Certo il divano ha il suo appeal... Tanti baci a tutti!
RispondiEliminaValentina...ancora sveglia!!!!!!
RispondiEliminache bella avventura, proprio una giornata intensa, ciao
RispondiEliminaUN'avventura vera e propria. La neve non è il massimo quando si viaggia.
RispondiEliminaBaci
Beh, tutto sommato è andata ancora bene!
RispondiEliminaUna domenica diversa da raccontare...
Un bacio
Ma con 52 domeniche che ci sono in un anno, proprio il 30 gennaio dovevate partire? Scherzi a parte, alla fine è stata una bella giornata. Quando decidete di andare in quel bosco ... fateci un fischio. Baci
RispondiEliminaCome sai raccontare bene le cose tu... Bacio grosso
RispondiElimina