domenica 19 settembre 2010

Tradimento in cucina




Per cucinare un piatto perfetto
mi servia verdura di bell'aspetto.
Per gli scaffali del Billa vagavo
con attenzione i prodotti osservavo.
Amore a prima vista fu,
quella era mia e nessun' altra più:
la foglia verde, il fusto croccante,
piatto prelibato dal gusto appagante.
Con gran cura a casa la portai,
con acqua fresca tutta la lavai.
Ahimè, grave disdetta,
quella verdura non era perfetta.
Essa abbracciata stava a un fagiolo,
amoreggiavan i due in crogiolo.
"Vattene, vile marranno,
ad essa tu crei solo un gran danno!
Oh traditrice, sola, sarai sul fuoco,
cucinerai com'era d'uopo!"
Chiusa la pentola la lasciai sbollire
quel grande amore che dovea finire.
Ma.....
Un lamento giunse dal mio lavello.
era il fagiolo nel roseo bacello:
"Perchè m'hai tolto dall'immenso amore?
Perchè mi lasci in tal gran dolore?
Fa' che io ritrovi la mia amata,
me, non cucinar con la patata!"
Che feci, allor, presa da commozione?
Misi il fagiolo nel pentolone.
Egli s'avvolse con passione inebriante
cotto d'amore con la verde sua amante.

NB marranno-licenza poetica

4 commenti:

  1. senti..., ma che tipo vi verdura era? Non è che te la sei fumata? Baci

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  2. no no, non fumo! Comunque erano delle volgarissime coste da lessare. Il fatto è che veramente ho riaperto la pentola a pressione per infilarci il fagiolo...mi faceva pena...se ne stava con le coste da chissà quanto tempo!

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