mercoledì 20 gennaio 2010

Il leone e il topolino

Un giorno un furbo topolino
fra le zampe di un leone capitato
disse:"Com'è triste e nero il fato!
lasciami andare oh feroce felino,
domani mi dovrai ringraziare
perchè sol io ti potrò liberare!"

Il re dalla chioma fulva così rispose:
"Povero animaletto, ammiro il tuo ardire,
e non vorrei proprio farti soffrire,
ma è bene che tu sappia due o tre cose:
io son forte, grande e potente,
contro di me nessuno può far niente!

Tu, però, audace e coraggioso sei,
libero allor va' pel bosco
ma se m'incontri, più non ti conosco,
potrai sol calmare i languori miei!
Ramingo se ne andò il topolino
fiero procedeva il maestoso felino.

Passaron di là dei cacciatori
un trofeo volean portare
e da tutti farsi invidiare,
bramosi sol di gloria e d'onori,
e il povero leone fu catturato
come merlo nella rete impigliato.

Hoibò- triste piangeva- oh me tapino,
io che mi sentia sì potente
son stato gabbato, da simil gente!
Lo sentì il vispo topolino
la rete rosicchiò col bianco suo dentino.

Amore eterno si vollero giurare:
non c'è differrnza d'aspetto e di colore
quando dolce è il battito del cuore,
anche un piccino cose grandi può fare,
mentre un feroce, come agnellino,
passeggia accanto al suo topolino.

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