lunedì 10 novembre 2008

Laguna

Corro verso la finestra
mi sporgo un po’…
Vedo la laguna
azzurra e pulita
che splende sotto i raggi lucenti del sole
ora non più così acceso.
Le case dai tetti fiammanti
dividono
la laguna dal cielo magico
che si perde nel vento.
Qualche volta
Piccoli uccelli
sbattono
storditi
contro i vetri della classe
e volano via
verso alberi quasi spogli.
Cadono foglie nel vento
e volano via
come rondini.
S’intravede il campanile
nascosto dai rami
che sembrano reti.
Questo è quanto vedo dal mio banco,
chiusi gli occhi,
la penna in mano,
disegnando,
come piace a me.

G.C. anni 8

5 commenti:

  1. Poesia bella e vera. Brava G.C .-
    Mi auguro che la scuola - a volte noiosa- non smorsi tanta sensibilità-

    bruno

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  2. Ma è una poetessa o un poeta? Bella la poesia, molto dolce e vera.
    Ma si dice smorsi o smorzi?

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  3. secondo me si dice sssbocconzelli.
    riguardo alla poesia sono romaso (voce del verbo esser romasi: sbalordirsi.
    poi ci pensano le maestre a rovinarli…
    (mi immagino già un crogno sul cuoio capelluto).

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  4. Ho riso di gusto e sto ancora ridendo!caspita, non si può fare un errorino che subito, come degli avvoltoi, ti aggrediscono!Comunque, è una poetessa e, visto che la maestra sono io, non intendo smorsarla nè rovinarla, anch'io romasi e non poco!!!

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  5. Ma è veramente bella!Magari tra qualche anno diventerà una grande scrittrice e ricorderà la sua cara maestra che tanto la rese felice pubblicandole la poesia nel suo blog!?

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