sabato 13 ottobre 2012

Sette fiori di senape

Quando alla TV cantano bambini con la voce impostata da adulti, scimmiottando un mondo che ancora non appartiene a loro, con canzoni d'amore, di passione, di delusioni e illusioni...beh è proprio il caso di cercare altro, ma altro di interessante non c'è e allora si spegne il televisore e si pensa di fare qualcosa di meglio.
OK, parliamo dell'ultimo libro che ho letto: "Sette fiori di senape" di Connor Grennan.


L'ho letto e lo rileggerei, me l'aveva prestato la mamma, ma andrò a ricomprarlo e penso proprio che ne regalerò qualcuno per Natale: innanzi tutto mi è piaciuto, e poi i guadagni per la vendita del romanzo servono per continuare il progetto dello scrittore, protagonista di una splendida storia di pura, sincera umanità.
Connor, con altruismo, tenacia, coraggio, lasciando la vita comoda di una società ricca e viziata, si dedica totalmente ai bambini del Nepal e per essi ha fondato una casa-orfanotrofio, per accoglierli, offrire loro una vita dignitosa, ma soprattutto serena.
Connor comincia la sua esperienza in Nepal come volontario nell'orfanotrofio "Piccoli Principi" il cui nome ricorda il famoso romanzo di A. De Sant-Exupéry. Quando varca quel cancello un gruppo di bambini gli corre incontro e quasi lo spaventa per la sfrenata esuberanza  tipica di chi ha una gran sete d'amore. Così comincia la sua avventura, prima in modo incerto, poi piano piano sempre più esplosiva, coinvolgente, irrefrenabile. I bambini lo fagocitano e lui si lascia avvolgere da tutto quell'amore che chiama solo altrettanto amore. Connor si adatta alla povertà, alla semplicità delle piccole belle cose, alle conquiste di quei piccoli che crescono, alle usanze di un paese fino ad allora sconosciuto, alle camminate per sentieri impervi, ai rigidi inverni, alle usanze locali pur di salvare ancora e sempre più bambini destinati a divenire, altrimenti, piccoli soldati o ad essere venduti come schiavi o, peggio ancora, sfruttati per i loro organi.
Bisogna salvarli, bisogna trovare le loro famiglie, bisogna far capire a tutti coloro che hanno figli che l'inganno è subdolo e nefasto.
Non male, giusto per tingere di rosa il grigiore di quelle pagine, la storia d'amore pulita ed epistolare che nasce fra il protagonista e la dolce, ma altrettanto tenace....(accipicchia non ricordo il suo nome!)
Da leggere, subito, tutto d'un fiato!!!

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