giovedì 9 ottobre 2008

4 ottobre 2008 h 9.30




"...di fatto se ne stavano impalati, come sogliano in faccia a’ generali, co’ baffi di copecchio e con que’ musi, davanti a Dio diritti come fusi..."

Ho ripensato subito a questa vecchia poesia quando, in piazza Marconi a Montecchio Maggiore, sabato 4 ottobre, ho visto ben schierato un gruppo nutrito di "baldi giovani", pronti per il solenne giuramento. Certamente non posso dire, come il Giusti, "d'aver provato un senso di ribrezzo", anzi, la giornata splendida, la chiesa gotica e le morbide colline hanno fatto da cornice ad una cerimonia veramente suggestiva. Forse molti non credono più nelle istituzioni, non sentono il senso di patria, rimangono indifferenti alle note dell'Inno di Mameli, per me non è stato così. Ho visto 40 volontari impettiti, convinti, uniti in una sola voce al grido "lo giuro". E decidere di dare una svolta alla vita, ad una età che giovane certo non è, significa crederci veramente. Ora la CRI si è arricchita di altri volontari, fra questi anche Francesco, molto convinto, forse il più impettito e sicuramente il più nutrito!

3 commenti:

  1. finalmente ziotta! mi mancavano i tuoi racconti sai che ti ascolterei/ leggerei per ore, lo faccio fin da quando avevo pochi mesi... non farmi aspettare ancora, a quando il prossimo ricordo? un bacio grosso e avvolgente valeria

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  2. per Valeria
    ...a prestissimo e parlerò della tua mamma, poi dello zio Bebe, poi.....beh siamo tanti e non posso scrivere tutto in una volta! Baci baci baci

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  3. Anche a me è piaciuto molto il giuramento di quei "baldi giovani": amo molto il mio paese e sono orgogliosa delle sue bellezze, il suo inno mi commuove sempre e vorrei tanto che tutti pensassero così. I soldati non mi spaventano, so che non sono guerrafondai, sarebbero i primi a rimetterci. Mi spaventani i politici che decidono le guerre. Ciao

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