sotto la panna montata... |
....la costa sarda! |
Come si suol dire: taglia i fili.
In realtà non è una cosa così brusca, c'è un graduale abbassamento della potenza e poi l'azzeramento completo della luce.
Ma se nessuno abita la casa, chi se ne può accorgere?
Arriviamo al dunque:
Domenica 10 siamo partiti per la Sardegna: vaporetto per Piazzale Roma, corriera per Treviso, aereo per Alghero. Ogni mezzo con notevole anticipo perchè...non si sa mai. Giunti ad Alghero, auto a noleggio, quindi vai per Dorgali: la nostra casetta ci sta aspettando.
Strada facendo, riceviamo una telefonata dal cugino:
-Non avete luce in casa. Lunedì vado a Nuoro per vedere il da farsi.
Bene, ottima notizia!
A casa troviamo due lanternine a gas molto romantiche....
Il fuoco del camino porta la temperatura della cucina da 8 gradi a ben 10 gradi, però!?
Decidiamo di spostare il tavolo vicino a quell'unica fonte di calore, accendiamo il lume e mangiamo la pizza sarda (una goduria per il palato).
E la camera?
Lì rimangono costanti 8 gradi!
Non abbiamo il coraggio di svestirci per andare a letto.
Poi, saltellando sul pavimento gelido, ci togliamo i vestiti per infilarci tutto quel che sia possibile: calzettoni, camicia da notte (io), felpa, perchè no, anche i pantaloni della tuta...
Tre piumini, le lenzuola di flanella, un bel coprilettone dovrebbero bastare....sì, lì sotto si sta bene, ma....guai spostarsi dal posticino che ti sei scaldato, il resto del letto rimane gelido.
E la testa?
Dio mio che freddo, via, sotto le coperte anche la testa.
E come si respira?
Proposte: il tubo da sub oppure una canna (di fiume, ovviamente) o un sostegno che tenga un po' sollevata la coperta per permettere l'ossigenazione, ok, utilizziamo la mano per creare un minimo varco per l'aria, posizione decisamente scomoda!
Ecco perchè i nostri nonni dormivano con il berretto!
Decisione: in ogni caso, la prossima volta, procuriamo un passamontagna!
Eh già, siamo troppo abituati alle comodità: con la corrente avremmo avuto l'acqua calda per lavarci e la stufetta elettrica per riscaldare la camera, ma non avremmo giocato a carte alla fioca luce del lume, anzi saremmo stati davanti alla TV nell'inutile ricerca di un programma carino.
La bianca Sardegna... |
....ha il suo fascino anche così! |
Innanzitutto è doveroso dirti Bentornata!!
RispondiEliminaPoi, leggendo le tue disavventure vacanziere, mi hai fatto tornare in mente quando, da bambina vivevo in campagna dove non c'era il riscaldamento se non una stufa a legna in cucina e andare a letto nella stanza gelata comportava tutta una serie di manovre simili a quelle che hai descritto tu.
Mamma mia io sarei morta. Sono freddolosissima. Però è un buon metodo per stare vicini vicini...
RispondiEliminaBaci e buona giornata!
...si può giocare a carte anche al caldo! No, non fa per me. Baci
RispondiEliminaIo patisco troppo il freddo Anna-Marina, ma il tuo racconto mi ha riscaldata, perchè quando si sta insieme nel vero senso della parola, tutto il brutto sparisce.
RispondiEliminaUn grande abraccio